“Qui ci sono i leoni – Hic sunt leones”, recitavano le antiche carte geografiche, per indicare i territori inesplorati, e al contempo per suggerire che ci voleva una buona dose di coraggio per esplorare l’inesplorato. Ma se ci vuole coraggio per l’ignoto, per il noto ci vuole fantasia: trovare sempre nuove geografie nei luoghi quotidiani è una pratica che ci compensa ampiamente dal non aver visto neppure un leone in tutta la nostra vita”. Marco Meneguzzo, L’arte di scoprire zone inesplorate

Una citazione perfetta, questa, per iniziare il nostro viaggio alla scoperta della Lombardia, una regione dove le sorprese (e le meraviglie) sono sempre dietro l’angolo. Basta un po’ di fantasia, appunto, e la curiosità di chi ama andare oltre i luoghi comuni, ben sapendo che la bellezza può nascondersi ovunque.

 

Già, perché oltre alla capitale del design e della moda, la Lombardia ha molto altro da offrire ai suoi visitatori: ben 10 siti Unesco – dalle Incisioni rupestri della Valle Camonica al complesso di Santa Maria delle Grazie con l’affresco dell’Ultima Cena, dal Monte San Giorgio con i fossili del Triassico alla Ferrovia Retica del Bernina con il suo Trenino Rosso che sale fino ai ghiacciai eterni, dal villaggio industriale di Crespi d’Adda destinato a ospitare gli operai di un cotonificio ai Villaggi palafitticoli dell’Arco Alpino fino alle mura di Bergamo. Una sfilza di tesori tutti da scoprire, ai quali occorre aggiungere anche 3 preziosi patrimoni immateriali tutelati dall’Unesco, ovvero l’antica arte liutaia di Cremona, la tradizione gastronomica di Bergamo – città rinomata soprattutto per i suoi grandi formaggi – e quella letteraria di Milano – città di nascita o d’elezione di grandi scrittori come Umberto Eco, Carlo Porta, Alessandro Manzoni, Eugenio Montale e Dario Fo, e che dal 2012 ospita Bookcity, appuntamento di grande richiamo per appassionati e addetti ai lavori.

Ma la Lombardia custodisce un altro grande patrimonio, quello della biodiversità. Con oltre 380 specie animali native, questa regione può infatti vantare un’elevata biodiversità faunistica, tanto che alcune aree, quali l’arco alpino e prealpino, sono state identificate come hotspot (zone che presentano i valori più elevati in numero di specie) a livello nazionale. Se amate le farfalle, invece, vi consigliamo di immergervi nei paesaggi nell’Oltrepò Pavese, un’area dove sono state censite ben 122 specie di farfalle, più del 40% di quelle italiane e il doppio delle specie che volano in Gran Bretagna.

Una menzione speciale merita anche il Parco del Ticino, il più antico parco fluviale d’Europa nonché Riserva della Biosfera, nell’ambito del programma Man and Biosphere dell’Unesco: un ricco mosaico di ecosistemi ospita un patrimonio di biodiversità che conta oltre 6.000 specie tra piante, animali e funghi!

E prima di ripartire, non dimenticatevi il bottino più prezioso: l’oro delle Prealpi, il delizioso miele varesino (DOP) a marchio Parco del Ticino.