Abbracciare un albero, guardare un tramonto sul mare, ma anche riciclare un vestito che si pensava di buttar via, cucinare un avanzo e perfino fare la raccolta differenziata. Sono tutte azioni legate all’ambiente e alla sua tutela che contribuiscono a farci sentire più felici e appagati. Lo dicono gli psicologi, che hanno coniato un nuovo concetto, quello di “restorativeness”, rigenerazione: quel senso di benessere psicologico che si può ricavare non solo dallo stare a diretto contatto con la natura – tutti quanti abbiamo sperimentato come ci si sente al top dopo una giornata all’aria aperta, al mare o in montagna – ma anche, e qui viene il bello, vivendo in città ma facendo in modo che il nostro comportamento sia più rispettoso del pianeta: quei gesti concreti, piccoli solo in apparenza, che decidiamo di compiere nel quotidiano per essere più green, come per esempio scegliere prodotti in packaging compostabili o limitare lo spreco di acqua, avrebbero infatti secondo gli esperti un impatto grande, oltre che sul pianeta, sulle emozioni, lo stato mentale e la qualità della nostra vita. E mettendo in pratica giorno dopo giorno nuove abitudini volte alla sostenibilità si innesca una magica reazione a catena che migliora anche la qualità del sonno e dell’umore, la salute e il relax e, non da ultimo, la bellezza di viso, corpo e capelli.
Ma non solo. Vivere in modo più consapevole ed ecogreen, compendo azioni anche banali come per esempio andare al lavoro in bicicletta o riducendo il più possibile lo spreco alimentare, contribuisce ad abbassare i livelli dell’adrenalina e del cortisolo, i famigerati ormoni dello stress, e a rinforzare il sistema immunitario. Per non parlare degli innumerevoli benefici che si possono ottenere consumando cibo bio e a filiera corta: se è vero che siamo (anche) quello che mangiamo, preparare e portare in tavola alimenti tracciabili provenienti dall’agricoltura o allevamento sostenibili è un toccasana per il palato e per il benessere psicofisico.
Alcuni studiosi sottolineano in particolare come adottare comportamenti socialmente ed ecologicamente responsabili nella vita di tutti i giorni, e non solo quando si è immersi nella natura, aumenti il livello di autostima e stimoli il senso di appartenenza a una community di persone che condividono i nostri interessi e la nostra visione della vita, alleviando la sensazione di “anonimato” che a volte può cogliere chi vive in contesti urbani.
Se quindi è vero che la sostenibilità economica, sociale e ambientale è la grande sfida che sta interessando il mondo in tutti i settori – basti pensare che nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite uno degli obiettivi primari da perseguire a livello globale è coniugare contemporaneamente il benessere umano con il rispetto dell’ambiente – una sfida più piccola ma non meno importante, e che ci può letteralmente svoltare la vita, è quella di prenderci cura di noi ponendo attenzione all’ambiente che ci circonda e di cui facciamo parte. Una forma di self care che fa bene sia al corpo che all’anima al pari dei più sofisticati rituali di bellezza.