È ormai risaputo che la sostenibilità sia diventata un fattore di grande importanza nelle decisioni di acquisto del consumatore.

Questo è vero in qualunque settore merceologico e soprattutto nel beauty, dove è sempre più diffusa la tendenza a ricercare prodotti naturali e rispettosi dell’ambiente.

L’esigenza, quindi, da parte delle aziende e dei produttori in generale di usare un packaging sostenibile che non danneggi il territorio in cui viviamo non è più una ipotesi, ma sta diventando un diktat fondamentale e la Terra ringrazia. La Terra e il mare. Sì, perché il 71% della Terra è coperto d’acqua, e sono proprio gli oceani a soffrire in modo particolare a causa della plastica e di tutto il materiale inquinante che purtroppo si riversa ogni anno nelle nostre acque.

Tutti sanno che il fascino di un pack accattivante è indiscutibile. Soprattutto quando si tratta di un prodotto che deve far risplendere la pelle, modellare il corpo, accendere le labbra o dare volumi ai capelli. Insomma, tutto quello che riguarda la nostra bellezza deve essere ovviamente bello. Per fortuna però il mondo della cosmetica sta cambiando e le aziende beauty che hanno sposato la causa e si impegnano nel realizzare un packaging ecologico e zero waste sono sempre di più. Ma chi si fa davvero bandiera di questa tendenza? Chi è stato il pioniere? Chi ha voluto sfidare le regole del packaging per cambiare davvero le regole del gioco? Sono proprio le piccole e medie imprese che sin da subito sono nate con intenti e obbiettivi chiari e determinati, legati a una vera sostenibilità ambientale.

Solo negli ultimi anni i colossi internazionali del beauty stanno cercando di fare un dietro-front rispetto al confezionamento dei loro prodotti. Certo, da questo punto di vista non è mai troppo tardi. Ma le aziende locali e le start-up innovative del natural beauty nascono già motivate, sono gestite da giovani imprenditori che sanno davvero mettersi in gioco e riescono anche ad anticipare i tempi.

Per fare un esempio concreto citiamo EYWA, la prima società benefit italiana di bio-cosmesi naturale. È un’azienda che nasce sin da subito, radicato nel suo primordiale DNA, con l’intento di integrare agli obiettivi di profitto lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. A partire proprio dal suo packaging, infatti realizza prodotti di eccellenza con un’attenzione alla sostenibilità ambientale in ogni fase del ciclo produttivo e distributivo.

Tutto il packaging di Eywa, sia esterno che interno, è davvero sostenibile e certificato con il marchio FSC® che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

Oltre ad utilizzare vetro, alluminio riciclato e plastica vegetale ha anche creato dei tappi in Biopolimero compostabile che viene ottenuto dalla fermentazione batterica degli scarti della lavorazione dello zucchero, che ha un’elevata biodegradabilità: si decompone anche in condizioni anaerobiche e a contatto con l’acqua marina.

Questo vuol dire creare e utilizzare un packaging davvero sostenibile, questo significa produrre fatti concreti e non solo parole, senza rifilare “pacchi” ai consumatori che sono sempre più attenti e rispettosi del mondo in cui vivono.