Abbiamo una buona e una cattiva notizia. Cominciamo da quella brutta: l’elisir di eterna giovinezza non esiste. Quella buona? Si può essere belle, affascinanti e sexy anche dopo i fatidici “anta”. Un concetto talmente semplice da suonare banale, eppure tutt’altro che scontato: trattasi di una conquista a dir poco epocale, soprattutto per noi donne, frutto di una consapevolezza che scalfisce – e smentisce – i vecchi cliché e pregiudizi sull’età, mettendo fine all’ossessiva ricerca di ritocchi e rimedi anti-age. Ed era ora, verrebbe da dire.
Già, perché invecchiare, oggi, non fa più così paura. L’allungamento della vita, l’uso della tecnologia, i social, il cambiamento del mondo del lavoro hanno rivoluzionato il concetto di età, spingendoci a guardare agli anni che passano e agli inevitabili segni del tempo sotto una nuova luce. Quella dell’accettazione di sé.
Del resto, basta dare un’occhiata ai profili Instagram di celebrities non più giovanissime come J-Lo (50 anni), Elle Macpherson (55) e Naomi Campbell (49) per rendersi conto che la bellezza non si spegne certo alla soglia dei 30 anni. La conferma arriva anche dal piccolo schermo, con l’attesissimo sequel di “Sex And The City”. I nuovi episodi di “And Just Like That” ci restituiscono le ex ragazze più cool di New York a vent’anni dall’ultimo avvistamento, invecchiate sì, ma sempre strepitose e stilosissime, perfettamente a proprio agio con se stesse e proprio per questo ancora più irresistibili e affascinanti, e pazienza se anche stavolta i soliti leoni da tastiera non hanno rinunciato a dire la loro (“Troppo vecchia”, “un frutto avvizzito”, “pelle flaccida”).
Memorabile la risposta della nostra amatissima paladina Sarah Jessica Parker, che alle offese e ai (pre)giudizi sprezzanti degli haters ha replicato con una piccola lezione di inclusività: “Sui social media tutti hanno qualcosa da dire: ha troppe rughe, non ha abbastanza rughe. Sembra quasi che le persone non vogliano vedere che stiamo bene, e che provino gusto ad attaccarci per come siamo oggi, sia che invecchiamo naturalmente con le nostre imperfezioni, sia che ricorriamo a interventi, se questo ci fa sentire meglio. Sì, ho i capelli bianchi e le rughe: perché questo per un uomo non è un problema?”.
Una lezione che anche il mondo della cosmetica sembra finalmente avere accolto, a cominciare dalla scelta di testimonial fieramente (e meravigliosamente) agé che non fanno nulla per nascondere la propria età biologica, come ci insegnava a fare la grandissima Anna Magnani (“Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. C’ho messo una vita a farmele!”, un manifesto di age positivity con 50 anni di anticipo). «Abbraccia la tua età, non le tue rughe», non a caso, è il claim del nuovo marchio di skincare che l’attrice e conduttrice Ellen DeGeneres si appresta a lanciare negli Stati Uniti, sulla scia di un movimento che è molto più di un semplice trend beauty.
Insomma, lo avete capito, è un errore credere che la bellezza faccia rima con giovinezza. Il vero traguardo? Accettare che il tempo passa per tutte (e tutti), continuando a volersi bene sempre.