Sapete qual è la differenza più importante tra il modo di pensare e di approcciarsi al concetto di wellness che contraddistingue la Generazione Z, quella dei più giovani, con tutte le altre, come i Millennials, la Generazione X e Y, i Boomer…? Semplice, la Generazione Z si avvicina al benessere in modo diverso da tutti gli altri perché non ha mai dovuto impararlo. Sono nati in un mondo consapevole delle abitudini e dei comportamenti che sono dannosi per loro e delle scelte che sono invece più salutari. È già iscritto nel loro DNA.
Per questo si può dire che non ci siano dei testimonial del nuovo wellness più influenti di quanto lo siano i giovani ragazzi e ragazze appartenenti alla Gen Z, perché sul benessere questa generazione ha i denti più che mai affilati. Sono nati in un periodo storico e sociale in cui le conseguenze delle loro scelte fanno parte della loro educazione, sono nati consapevoli dei rischi per la salute del fast food, dello stress, delle bevande zuccherate e sono molto attenti ai farmaci. E se ci pensiamo, è qualcosa di molto differente da chi, per esempio, vedeva nel fast food una rivoluzione da abbracciare – e sia chiaro, non vogliamo in questo contesto demonizzare l’hamburger. Inoltre c’è un altro fattore molto importante da tener conto, sono figli dei social network e per loro l’aspetto salutare conta anche di più della bellezza fisica. Stare bene, far vedere che si sta bene, è una condizione imprescindibile e deve essere manifestata in modo concreto, altrimenti si fa la figura del “faker”, di chi fa finta e deve essere escluso dalla fan base.
E per far vedere in modo concreto che si sta bene bisogna mostrare davvero le proprie scelte, attraverso atteggiamenti eco sostenibili, facendo selfie con prodotti genuini, naturali, che rispettano l’ambiente ed ecco come diventino i testimonial del nuovo wellness. Ma ora proviamo a domandarci: cosa c’è di male? Questo tipo di “testimonial innati”, che sponsorizzano la cura di sé e dell’ambiente in cui viviamo non sono un buon modello da seguire? Questi giovani sono in prima linea nel promuovere i rimedi naturali; sono davvero consapevoli che essere sani significa stare bene interiormente prima ancora che esteriormente; vogliono essere aggiornati ed avere informazioni trasparenti e veritiere, perché sono i primi a subirne le conseguenze; sono davvero aperti alle culture diverse, anzi ne sono attratti perché tutti i vecchi modelli sono saltati e ne nascono di nuovi ogni giorno.
La verità è che il nuovo non si riesce più a fermare e il vecchio deve per forza lasciargli il passo. Questo è un bene per chi vuole stare bene, per chi vuole scoprire una forma di wellness più autentica, moderna e proiettata al futuro. Ascoltiamo i più giovani, perché oggi più che mai hanno tanto da dirci, tanto da insegnarci!